Bentrovati!!! Era veramente un pezzo che non scrivevo più...
Oggi, si apre con un nuovo argomento... il Geocaching, ovvero.... la più grande caccia al tesoro nel mondo!
Quindi d'ora in poi... oltre alle prossime escursioni (sperando che ce ne siano) vi terrò aggiornati anche sui ritrovamenti!
INIZIAMO!
Dove si trova: Castion (BL)
Codice Geochache: GC60PYA
Il percorso, avendo parcheggiato in centro a Castion, del ritrovamento....
In questa prima occasione... niente foto...
A presto ;)
mercoledì 30 dicembre 2015
sabato 10 agosto 2013
Catinaccio d'Antermoia... Parte 2!
Il punto di partenza |
Riferimento Cartografico: Tabacco n. 29
Difficoltà: Media
La vista del rifugio Passo Principe dalla Forcella |
Dal Rifugio Micheluzzi si prosegue verso il rifugio Alpe di Tires in una comoda e larga strada bianca.
Dal Rifugio Alpe di Tires, attraverso una piccola ferrata si arriva esattamente di fronte al rifugio Passo Principe, da questa forcella per cui si dovrà scendere e risalire per raggiungerlo.
Dal Rifugio Passo Principe poi si scende verso il Rifugio Preuss e il rifugio Vajolet, per poi scendere ancora verso il rifugio Gardeccia, da qui ci sarà la navetta bus (presa anche durante l'escursione Catinaccio d'Antermoia) che ci porterà a valle, per poi prendere un bus che ci riporterà a Campitello di Fassa.
Il percorso dell'escursione:
Il percorso su google earth:
Annotazioni e Consigli utili:
Un altro giro mozzafiato nel Catinaccio. Il percorso è semplice fino al rifugio Alpe di Tires, poi, soprattutto a causa del dislivello aumenta di difficoltà.
I miei complimenti vanno ai gestori del rifugio Passo Principe, simpatici familiari e con il cibo ottimo!
Gli "intermedi" dei rifugi non sono precisi, il tempo reale arriva fino all'Alpe di Tires, poi a causa della conformazione della valle il mio 405 ha cominciato a dare i numeri e mi ha costretto a correggere la traccia, ma in 6 ore si riesce tranquillamente a terminare l'escursione.
Fino all'Alpe di Tires l'escursione è adatta a tutti e si possono vedere marmotte e mucche!!
Alcune fotografie dell'escursione:
Rifugio Micheluzzi |
Una delle sculture nella Valle |
Il Rifugio Alpe di Tires |
Il Rifugio Passo Principe |
Il Rifugio Preuss |
Il Rifugio Vajolet |
Il Rifugio Gardeccia |
lunedì 29 luglio 2013
Rifugio Sasso Bianco
Il Rifugio Sasso Bianco |
Raggiungere il piccolo abitato di Costoia, frazione di San Tomaso Agordino. Il punto di partenza è la piccola piazza dell'abitato.
Riferimento Cartografico: Tabacco n. 15 Sentiero 623-682
Difficoltà: Media
Il percorso inizia dall'abitato di Costoia, la salita è molto impegnativa, principalmente per due motivi, uno è la pendenza e il secondo è la mancanza di segnaletica precisa.
A causa della poca segnaletica siamo stati costretti ad arrivare fino a Forcella Sciota, per poi riscendere e trovare il cartello che segnalava il rifugio. Una volta ripartiti dal Rifugio Sasso Bianco si segue la via, molto più semplice, che porta verso l'abitato di Piaia, una volta iniziata la strada bianca, dopo pochi minuti si trova un segnale che indica "Costoia", li si segue un sentiero ben segnalato che ci riporta al punto di partenza.
Il Percorso dell'escursione:
Il percorso su Google earth:
Annotazioni e consigli utili:
Stralcio di panorama dalla forcella |
Partendo da Costoia risulta molto impegnativo soprattutto per la pendenza e per la poca segnaletica presente.
Il rifugio è molto accogliente e molto "familiare".
E' un escursione molto "solitaria", una parte delle dolomiti agordine non frequentata, il che non è da sottovalutare, soprattutto per chi ama la montagna per i suoi silenzi.
Dopo tutto anche con l'errore commesso durante l'escursione, l'essere arrivati fino a forcella Sciota non è stato così male, perchè da qui si apre un bel panorama verso la valle.
Alcune fotografie dell'escursione:
sabato 27 luglio 2013
Catinaccio d'Antermoia
La partenza dell'escursione |
Raggiungere il paese di Pera, una frazione di Pozza di Fassa (TN), dove troverete un piazzale in cui parte la navetta, al costo di 5 €, per raggiungere il Rifugio Gardereccia, il punto di partenza dell'escursione.
Riferimento Cartografico: Tabacco 29 sentiero n. 584;580;579
Difficoltà: Media-difficile (per la durata)
Il Rifugio Preuss e Il rifugio Vajolet |
Dal Rifugio Gardereccia (1949 mt), si segue una comoda ma pendente strada bianca, circa 40 minuti, fino al Rifugio Vajolet e il Rifugio Preuss (2243 mt), già da qui si può ammirare un panorama mozzafiato.
Seguendo il sentiero 584 in circa un ora si raggiunge il rifugio Passo Principe (2601 mt), anche in questo caso la salita è sempre su rocce, a tratti molto ripida, ma ancora nella normalità.
Dal Rifugio Passo Principe la storia cambia, il sentiero si stringe e sale ripido verso Passo Antermoia (2770 mt), raggiungibile in circa 50 minuti, per poi riscendere verso il il lago e il rifugio Antermoia (2497 mt) in circa un ora di cammino. Dal Rifugio Antermoia poi si scende, non senza difficoltà, verso la frazione di Pera in circa 3 ore e 20 minuti.
Il percorso dell'escursione:
Il percorso su google earth:
Annotazioni e consigli utili:
La neve durante la discesa dal Passo Antermoia |
escursione lasciano senza parole, ogni volta che si arriva a una forcella, si apre sempre di più il panorama.
Si può dire che dal rifugio Gardereccia al Rifugio Vajolet, possono arrivare tutti, l'itinerario diventa più difficile successivamente. La parte più difficoltosa è senza dubbio la discesa dal rifugio Antermoia alla frazione di Pera, che però ci ha regalato l'incontro con le marmotte e colori floreali fantastici.
Alcune Fotografie dell'escursione:
Il Rifugio Passo Principe |
Il Lago d'Antermoia e l'omonimo Rifugio |
sabato 13 luglio 2013
Rifugio Vandelli
Il Lago di Sorapis |
Il vecchio albergo punto di partenza dell'escursione |
Salendo da Cortina si arriva fino in cima al passo Tre Croci (SS48). In cima al passo è possibile parcheggiare
nel parcheggio di un vecchio albergo oppure ai bordi della strada.
Riferimento cartografico: Tabacco n. sentiero 215
Difficoltà: facile anche se a tratti esposta
Dalla partenza si può decidere se girare attorno all'albergo e, arrivati al primo cartello di segnalazione attraversare il grande prato dietro alla struttura (alla nostra sinistra), oppure seguire la strada verso Misurina per circa 50 metri, trovando il segnavia 215 che ci porta su un comodo sentiero attraverso il bosco (consigliato). Il sentiero continua in mezzo al bosco costeggiando dei piccoli forti. Sempre pianeggiante poi costeggia le Cime di Malquoira e proseguendo in lieve salita si passa un altro tratto in mezzo al bosco. Superato il bosco si affronta la parte un pò più difficile. Il sentiero si articola in delle parti attrezzate con delle corde d'acciaio e qualche scala, per poi proseguire con qualche sali-scendi ed arrivare al rifugio.
Dal rifugio poi si può tornare indietro all'ultimo corso d'acqua incontrato e proseguire verso lo splendido laghetto di Sorapis.
Il percorso dell'escursione:
Il percorso su google earth:
Un bellissimo itinerario nelle dolomiti, da fare almeno una volta nella vita, soprattutto per vedere il laghetto di Sorapis, di un blu ipnotico.
Per quanto riguarda l'itinerario, non è difficile, l'unico punto difficoltoso sono le parti esposte, ma sono attrezzate di cordino, quindi anche i bambini se imbragati e assicurati al cordino possono seguire l'escursione. Buono anche il pranzo al rifugio.
Per maggiori informazioni qui c'è il link del rifugio: Rifugio Vandelli
Alcune fotografie dell'escursione:
La parte attrezzata che corre lungo la parete rocciosa |
Il rifugio Vandelli |
Le tre cime visibili durante la salita |
La salita attrezzata con scale metalliche |
Il Panorama dal Rifugio |
domenica 7 luglio 2013
Il giro del Monte Paterno
Le Tre Cime di Lavaredo Viste dal Rifugio Locatelli |
Come Arrivare:
Il punto di Partenza |
Riferimento Cartografico: Tabacco n. 17 sentieri n. 104-101
Difficoltà: Facile
Il Santuario "Madonna della Croda" |
Dal Rifugio Lavaredo si può salire verso l'omonima forcella, itinerario che percorreremo in discesa, oppure seguire il sentiero verso il Rifugio Pian di Cengia.
Il Rifugio Lavaredo |
Dopo aver pranzato con ottimi piatti tradizionali, si riparte, per cui si ritorna sulla forcella e si scende verso il Rifugio Locatelli (2405 mt).
Rifugio Pian di Cengia |
Dal rifugio Locatelli, saliamo nuovamente verso la Forcella Lavaredo, scendiamo nuovamente verso l'omonimo rifugio, lasciando la visione frontale delle Tre Cime, e proseguiamo verso il parcheggio del rifugio Auronzo.
Il percorso dell'escursione:
Il percorso su Google Heart:
Annotazioni e consigli Utili:
Il giro è veramente splendido, e vale anche la pena pagare 22 euro per salire fino al rifugio Auronzo in macchina. Il panorama delle tre cime è uno dei più belli delle dolomiti. Pur essendo il 6 di luglio quest'anno ho trovato un bel pò di neve residua che ha reso alcuni passaggi un pò più difficili, ma comunque niente di proibitivo.
Le tre cime comunque rimangono le tre cime, si può dire che sono un pò commercializzate ma rimangono un punto di riferimento delle dolomiti e uno degli itinerari escursionistici più ambiti e invidiati.
Il Rifugio Locatelli |
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