Come Arrivare:
Da Belluno seguire le indicazioni verso Castion e poi verso il Nevegal, arrivati al piazzale centrale, punto d'arrivo delle piste, proseguire fino ad arrivare al ristorante La Casera
Rifrimento cartografico: Tabacco n. 24
Difficoltà: Facile
L'escursione risulta molto facile, il tracciato è sviluppato sempre su una mulattiera, quindi esente da pericoli.
Il panorama che si vede durante l'escursione è uno dei più belli della valbelluna. Dal colle si domina tutto il bellunese e, all'arrivo in vetta anche gran parte della trevisana.
Una variabile, un pò più "rischiosa", è quella di seguire le creste del colle, qui l'escursione risulta più "ventosa" e più esposta, ma anche molto più panoramica.
Il Percorso dell'escursione:
Il percorso su google earth:
Annotazioni e consigli utili:
Come avrete notato non ho messo numeri di sentieri, perché quest'escursione l' ho fatta in notturna, e devo dire che ne vale la pena. Nel notturno bisogna stare un pò più attenti, ma è semplice lo stesso.
Anche senza neve, l'escursione è piacevole, e naturalmente molto meno faticosa e molto più semplice.
Per chi volesse, nelle vicinanze del Rifugio Col Visentin, c'è anche un bivacco aperto tutto l'anno in cui si può passare una notte diversa dal solito.
Questa volta, data l'escursione notturna.... Niente foto!
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domenica 6 gennaio 2013
sabato 22 dicembre 2012
Rifugio Nuvolau
Come arrivare:
Da Agordo si prosegue fino al passo Falzarego (SS48), arrivati i cima, si prosegue verso Cortina fino a raggiungere il ristorante Bàin de Dones, punto di partenza della seggiovia.
Riferimento cartografico: tabacco n. 3 sentiero 349
Difficoltà: facile
Dal Ristorante Bàin de Dones si prende la seggiovia fino al Rifugio Scoiattoli (10 € sola andata), da qui si prosegue verso il rifugio Averau per poi continuare fino al Rifugio Nuvolau. Dal Rifugio Nuvolau ci dirigiamo verso il Rifugio cinque torri e da lì seguiamo il sentiero segnalato verso il piazzale della pista.
Nella giornata dell'escursione il rientro è risultato essere molto "divertente" fino all'arrivo al rifugio 5 torri, grazie ad una neve molto farinosa e ottima per scendere con le ciaspe. Dopo il rifugio invece il tracciato è completamente battuto e senza la possibilità di andare "fuori pista", il sentiero comunque è sempre facile e porta fino al piazzale della seggiovia.
Il percorso dell'escursione:
Il percorso su google earth:
Annotazioni e consigli utili:
Il Nuvolau domina il panorama tra il passo Falzarego, Passo Giau e la conca di Cortina, fornendo all'escursionista una visione unica e a 360° delle dolomiti.
Avendolo visto pochi mesi fa in versione estiva, devo dire che il panorama invernale è molto più suggestivo.
Raccomando l'escursione soprattutto se la giornata è completamente senza nuvole.
Se avete un pò di tempo in più, potete tranquillamente partire a piedi direttamente dal piazzale della seggiovia, dato che 10 € mi sono sembrati eccessivi per una salita sola, soprattutto d'inverno quando l'utenza è molta, ma dato che il tempo stringeva ho dovuto salire così.
Alcune fotografie dell'escursione:
Il Punto di partenza |
Riferimento cartografico: tabacco n. 3 sentiero 349
Difficoltà: facile
Dal Ristorante Bàin de Dones si prende la seggiovia fino al Rifugio Scoiattoli (10 € sola andata), da qui si prosegue verso il rifugio Averau per poi continuare fino al Rifugio Nuvolau. Dal Rifugio Nuvolau ci dirigiamo verso il Rifugio cinque torri e da lì seguiamo il sentiero segnalato verso il piazzale della pista.
Nella giornata dell'escursione il rientro è risultato essere molto "divertente" fino all'arrivo al rifugio 5 torri, grazie ad una neve molto farinosa e ottima per scendere con le ciaspe. Dopo il rifugio invece il tracciato è completamente battuto e senza la possibilità di andare "fuori pista", il sentiero comunque è sempre facile e porta fino al piazzale della seggiovia.
Il percorso dell'escursione:
Il percorso su google earth:
Annotazioni e consigli utili:
Il Nuvolau domina il panorama tra il passo Falzarego, Passo Giau e la conca di Cortina, fornendo all'escursionista una visione unica e a 360° delle dolomiti.
Avendolo visto pochi mesi fa in versione estiva, devo dire che il panorama invernale è molto più suggestivo.
Raccomando l'escursione soprattutto se la giornata è completamente senza nuvole.
Se avete un pò di tempo in più, potete tranquillamente partire a piedi direttamente dal piazzale della seggiovia, dato che 10 € mi sono sembrati eccessivi per una salita sola, soprattutto d'inverno quando l'utenza è molta, ma dato che il tempo stringeva ho dovuto salire così.
Alcune fotografie dell'escursione:
Il Rifugio Nuvolau |
Un Fringuello Alpino |
Il Rifugio 5 Torri |
sabato 25 febbraio 2012
Rifugio Auronzo
Come Arrivare:
Il Punto di Partenza |
Raggiungere Misurina arrivando fino al parcheggio davanti al Ristorante Genzianella.
Riferimento cartografico: Tabacco n.16
Difficoltà: Facile
L'escursione parte dal parcheggio del Ristorante Genzianella, punto di partenza anche per salire verso il rifugio Montepiana. Il sentiero, o meglio, la strada, sale molto dolcemente verso il rifugio Auronzo. La strada sale sotto la cima ovest delle tre cime di Lavaredo. Il panorama visibile dalla strada, e dal rifugio, spazia dalle Dolomiti di Sesto, all'Antelao, passando dalle Marmarole al Cristallo, un panorama mozzafiato.
Uno scorcio della salita |
La durata totale dell’escursione è di ore 3:20.
Nello Specifico:
- La salita 2:15 ore
- La discesa, in parte con il bob, 1:10 ore
Causa problemi con il GPS, di questa escursione (per ora) non ho nessun segnale che indichi la salita e la discesa.
Annotazioni e consigli utili:
L'escursione è molto semplice, ottima come inizio o passeggiata per le famiglie. Un peccato che il rifugio risulti chiuso nel periodo invernale. Per chi non volesse salire a piedi, ma volesse gustarsi la discesa e il panorama senza fatica, a poco più di dieci minuti dalla partenza (lago di Antorno), c'è la possibilità di salire in motoslitta (ovviamente a pagamento).
Alcune fotografie dell'escursione:
lunedì 16 gennaio 2012
Rifugio Antelao
Come Arrivare:
Ci sono svariati modi per raggiungere il rifugio Antelao. L'escursione descritta in questo articolo parte da Pozzale, o dalla piazza, punto di arrivo della discesa con il bob/slittino, o appena sopra
la piazza, raggiungendo l'arrivo del primo tratto delle ex piste da sci.
Pozzale è una piccola località sopra Pieve di Cadore, facilmente raggiungibile dal centro di Pieve di Cadore.
Riferimento cartografico: Tabacco n. 16 sentiero 253, per la salita, In discesa la Strada di Tranego
Difficoltà: Media
Partenza dalla piazza di Pozzale, o dall'inizio delle ex pistre da sci, a circa 10 minuti a piedi dalla piazza. Seguendo il sentiero n. 253 si sale affiancando in un primo momento le piste da sci ormai abbandonate, per poi lasciarsele sulla destra e superando un pericoloso costone esposto. Il sentiero sale sempre costante arrivando fino a Forcella Antracisa, ricollegandosi con il sentiero principale, sempre battuto e in buone condizioni, che parte dalla Piazza di Pozzale. Da lì, la strada spiana un pochino e si inizia a intravedere il rifugio.
La durata totale dell’escursione è di 4:10 ore. Nello Specifico:
- Da Pozzale (1050 Metri) al Rifugio Antelao (1796 metri), sul sentiero n. 253 2:15 h
- Dal Rifugio Antelao (1796 metri) a Pozzale (1050 metri) sulla strada di Tranego 1:55 h
Il segnale GPS della Salita:GPS
Il segnale GPS della Discesa:GPS
Annotazioni e consigli utili:
Il sentiero 253 è abbastanza impegnativo, ma sicuramente più interessante e veloce, se però volete intraprendere una camminata più semplice, ma più lunga, vi consiglio di partire dalla piazza di Pozzale e seguire la strada principale. Si tratta di una strada militare sterrata con
molta meno pendenza e con molto meno pericolo che vi fa salire fino a 1.900 metri (Cima Tranego) per poi scendere a Forcella Antracisa (1.693 metri) e risalire poi fino al rifugio (1796 metri).
L'accoglienza al rifugio è ottima, buone le frittelle di mela e le grappe tipiche della zona, in questo caso non ho mangiato lì, ma credo sia un ottima cucina tipica.
La discesa con il bob è stata a dir poco spettacolare, anche se in certi punti è molto impegnativa, soprattuto se, come in questo periodo, la neve non è molta e molti punti sono senza neve e con sassi sporgenti, sicuramente se ci fosse più neve posso assicurare che dalla cima Tranego alla piazza di Pozzale è completamente percorribile con slitta o bob.
Dato che il rifugio mi ha colpito positivamente vi segnalo anche il loro sito: Rifugio Antelao.
Alcune fotografie dell'escursione:
Ci sono svariati modi per raggiungere il rifugio Antelao. L'escursione descritta in questo articolo parte da Pozzale, o dalla piazza, punto di arrivo della discesa con il bob/slittino, o appena sopra
la piazza, raggiungendo l'arrivo del primo tratto delle ex piste da sci.
Pozzale è una piccola località sopra Pieve di Cadore, facilmente raggiungibile dal centro di Pieve di Cadore.
Riferimento cartografico: Tabacco n. 16 sentiero 253, per la salita, In discesa la Strada di Tranego
Difficoltà: Media
Partenza dalla piazza di Pozzale, o dall'inizio delle ex pistre da sci, a circa 10 minuti a piedi dalla piazza. Seguendo il sentiero n. 253 si sale affiancando in un primo momento le piste da sci ormai abbandonate, per poi lasciarsele sulla destra e superando un pericoloso costone esposto. Il sentiero sale sempre costante arrivando fino a Forcella Antracisa, ricollegandosi con il sentiero principale, sempre battuto e in buone condizioni, che parte dalla Piazza di Pozzale. Da lì, la strada spiana un pochino e si inizia a intravedere il rifugio.
Il rifugio |
La durata totale dell’escursione è di 4:10 ore. Nello Specifico:
- Da Pozzale (1050 Metri) al Rifugio Antelao (1796 metri), sul sentiero n. 253 2:15 h
- Dal Rifugio Antelao (1796 metri) a Pozzale (1050 metri) sulla strada di Tranego 1:55 h
Il segnale GPS della Salita:GPS
Il segnale GPS della Discesa:GPS
Annotazioni e consigli utili:
Il sentiero 253 è abbastanza impegnativo, ma sicuramente più interessante e veloce, se però volete intraprendere una camminata più semplice, ma più lunga, vi consiglio di partire dalla piazza di Pozzale e seguire la strada principale. Si tratta di una strada militare sterrata con
molta meno pendenza e con molto meno pericolo che vi fa salire fino a 1.900 metri (Cima Tranego) per poi scendere a Forcella Antracisa (1.693 metri) e risalire poi fino al rifugio (1796 metri).
L'accoglienza al rifugio è ottima, buone le frittelle di mela e le grappe tipiche della zona, in questo caso non ho mangiato lì, ma credo sia un ottima cucina tipica.
La discesa con il bob è stata a dir poco spettacolare, anche se in certi punti è molto impegnativa, soprattuto se, come in questo periodo, la neve non è molta e molti punti sono senza neve e con sassi sporgenti, sicuramente se ci fosse più neve posso assicurare che dalla cima Tranego alla piazza di Pozzale è completamente percorribile con slitta o bob.
Dato che il rifugio mi ha colpito positivamente vi segnalo anche il loro sito: Rifugio Antelao.
Alcune fotografie dell'escursione:
La Baita di forcella Antracisa |
venerdì 6 gennaio 2012
Rifugio Eremo dei Romiti
Come Arrivare:
Raggiungere Domegge di Cadore arrivando fino al lago di centro Cadore e continuare finchè non si raggiunge il punto di partenza in foto.
Difficoltà: Facile
Riferimento cartografico: Tabacco n. 16 sentiero 347
L'escursione prevede due percorsi alternativi, una strada normale e una sentiero che segue i passi della via crucis. Il sentiero della via crucis è molto più ripido, è normalmente sostenibile in salita, in discesa, soprattutto in questa stagione risulterebbe pericoloso.
In discesa invece è perfetta la via normale, soprattutto se muniti di bob o slittino. La discesa in bob e slittino però mi sento di sconsigliarla ai bambini, dato che presenta tratti molto ripidi, dove gli eventuali genitori possono "perdere" di vista il mezzo con sopra il loro piccolo e anche perché non ci sono delle protezione a bordo della larga strada.
La durata totale dell’escursione è di 2:35 ore. Nello Specifico:
- La salita, dalla parte della via crucis 1:35 ore
- La discesa, in parte con lo slittino per la via normale 1 ora
Il segnale GPS della Salita:GPS
Il segnale GPS della Discesa:GPS
Annotazioni e consigli utili:
Il Rifugio è situato sul monte Froppa, nel gruppo dolomitico Montanel-Cridol. L'escursione sarà da ripetere certamente anche nel periodo estivo. Il rifugio offre un ottimo panorama sul centro Cadore. I prezzi del Rifugio sono nella norma e il cibo è ottimo.
Il sito del Rifugio: Eremo dei Romiti
Alcune Fotografie dell'escursione:
Raggiungere Domegge di Cadore arrivando fino al lago di centro Cadore e continuare finchè non si raggiunge il punto di partenza in foto.
Il Cartello alla Partenza |
Difficoltà: Facile
Riferimento cartografico: Tabacco n. 16 sentiero 347
L'escursione prevede due percorsi alternativi, una strada normale e una sentiero che segue i passi della via crucis. Il sentiero della via crucis è molto più ripido, è normalmente sostenibile in salita, in discesa, soprattutto in questa stagione risulterebbe pericoloso.
In discesa invece è perfetta la via normale, soprattutto se muniti di bob o slittino. La discesa in bob e slittino però mi sento di sconsigliarla ai bambini, dato che presenta tratti molto ripidi, dove gli eventuali genitori possono "perdere" di vista il mezzo con sopra il loro piccolo e anche perché non ci sono delle protezione a bordo della larga strada.
La durata totale dell’escursione è di 2:35 ore. Nello Specifico:
- La salita, dalla parte della via crucis 1:35 ore
- La discesa, in parte con lo slittino per la via normale 1 ora
Il segnale GPS della Salita:GPS
Il segnale GPS della Discesa:GPS
Annotazioni e consigli utili:
Il Rifugio è situato sul monte Froppa, nel gruppo dolomitico Montanel-Cridol. L'escursione sarà da ripetere certamente anche nel periodo estivo. Il rifugio offre un ottimo panorama sul centro Cadore. I prezzi del Rifugio sono nella norma e il cibo è ottimo.
Il sito del Rifugio: Eremo dei Romiti
Alcune Fotografie dell'escursione:
mercoledì 28 dicembre 2011
Dal Rifugio Costapiana alla chiesetta di San Dionisio
Come Arrivare:
Da Valle di Cadore salire verso il rifugio Costapiana. La strada è in parte asfaltata e in parte
"bianca", con tratti stretti ma
tranquillamente percorribile con un utilitaria.
Riferimento cartografico: Tabacco n. 16 sentiero 251
Difficoltà: Facile
Partenza dal parcheggio del Rifugio Costapiana (1570 metri). Seguendo il sentiero n. 251 si sale su una mulattiera militare ben segnalata.
La durata totale dell’escursione è di 2:10 ore. Nello Specifico:
- Dal parcheggio del Rifugio Costapiana (1570 Metri) alla chiesetta di San Dionisio (1946 metri) 1:30 h
- Dalla Chiesetta di San Dionisio (1946 metri) al parcheggio del Rifugio Costapiana (1570 metri) 40 min
Il segnale GPS della Salita:GPS
Il segnale GPS della Discesa:GPS
Annotazioni e consigli utili:
Un peccato soltanto essere stato fuori forma, l'escursione potrebbe durare molto meno, diciamo che in 2 ore si va e si viene. L'itinerario risulta molto facile e adatto a tutti. Nella giornata in cui sono andato non c'era neve per cui niente ciaspe, ma risulta comunque un ottimo "primo itinerario" per gli appassionati.
Alcune fotografie dell'escursione:
Da Valle di Cadore salire verso il rifugio Costapiana. La strada è in parte asfaltata e in parte
"bianca", con tratti stretti ma
tranquillamente percorribile con un utilitaria.
Riferimento cartografico: Tabacco n. 16 sentiero 251
Difficoltà: Facile
Partenza dal parcheggio del Rifugio Costapiana (1570 metri). Seguendo il sentiero n. 251 si sale su una mulattiera militare ben segnalata.
La durata totale dell’escursione è di 2:10 ore. Nello Specifico:
- Dal parcheggio del Rifugio Costapiana (1570 Metri) alla chiesetta di San Dionisio (1946 metri) 1:30 h
- Dalla Chiesetta di San Dionisio (1946 metri) al parcheggio del Rifugio Costapiana (1570 metri) 40 min
La chiesetta di San Dionisio |
Il segnale GPS della Salita:GPS
Il segnale GPS della Discesa:GPS
Annotazioni e consigli utili:
Un peccato soltanto essere stato fuori forma, l'escursione potrebbe durare molto meno, diciamo che in 2 ore si va e si viene. L'itinerario risulta molto facile e adatto a tutti. Nella giornata in cui sono andato non c'era neve per cui niente ciaspe, ma risulta comunque un ottimo "primo itinerario" per gli appassionati.
Alcune fotografie dell'escursione:
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